lunedì 31 dicembre 2012

Variazioni messa del mattino

Informiamo i parrocchiani che martedì 01/01/2013 la messa delle ore 7.30 non sarà celebrata.
 A partire dal 2 gennaio 2013  la messa mattutina delle ore 8.30 è temporaneamente sospesa. In sostituzione verrà celebrato dal diacono don Alessandro l'Ufficio delle Letture.
 Resta invariato l'orario della celebrazione mattutina domenicale alle ore 7.30.

mercoledì 26 dicembre 2012

Arcivescovo a Santa Lucia


Mercoledì 26 dicembre padre Arcivescovo Francesco Cacucci presiede la S. Messa delle ore 18.30 per il XXV anniversario della Consacrazione della nostra parrocchia.

domenica 23 dicembre 2012

Veglia di Natale 2012


Natale 2012
Lunedì 24 dicembre 2012 la celebrazione della Santa Messa della notte di Natale avrà inizio alle ore 23.00
Per l'occasione la messa vespertina delle ore 18.30 non sarà celebrata.

sabato 22 dicembre 2012

Messaggio Giornata Mondiale della Pace 2013

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
PER LA CELEBRAZIONE DELLA
XLVI GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 

1° GENNAIO 2013


BEATI GLI OPERATORI DI PACE

1. Ogni anno nuovo porta con sé l’attesa di un mondo migliore. In tale prospettiva, prego Dio, Padre dell’umanità, di concederci la concordia e la pace, perché possano compiersi per tutti le aspirazioni di una vita felice e prospera.
A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha consentito di rafforzare la missione della Chiesa nel mondo, rincuora constatare che i cristiani, quale Popolo di Dio in comunione con Lui e in cammino tra gli uomini, si impegnano nella storia condividendo gioie e speranze, tristezze ed angosce [1], annunciando la salvezza di Cristo e promuovendo la pace per tutti.
In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dalla globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e negativi, nonché da sanguinosi conflitti ancora in atto e da minacce di guerra, reclamano un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo.
Allarmano i focolai di tensione e di contrapposizione causati da crescenti diseguaglianze fra ricchi e poveri, dal prevalere di una mentalità egoistica e individualista espressa anche da un capitalismo finanziario sregolato. Oltre a svariate forme di terrorismo e di criminalità internazionale, sono pericolosi per la pace quei fondamentalismi e quei fanatismi che stravolgono la vera natura della religione, chiamata a favorire la comunione e la riconciliazione tra gli uomini.
E tuttavia, le molteplici opere di pace, di cui è ricco il mondo, testimoniano l’innata vocazione dell’umanità alla pace. In ogni persona il desiderio di pace è aspirazione essenziale e coincide, in certa maniera, con il desiderio di una vita umana piena, felice e ben realizzata. In altri termini, il desiderio di pace corrisponde ad un principio morale fondamentale, ossia, al dovere-diritto di uno sviluppo integrale, sociale, comunitario, e ciò fa parte del disegno di Dio sull’uomo. L’uomo è fatto per la pace che è dono di Dio.
Tutto ciò mi ha suggerito di ispirarmi per questo Messaggio alle parole di Gesù Cristo: « Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio » (Mt 5,9).
La beatitudine evangelica
2. Le beatitudini, proclamate da Gesù (cfr Mt 5,3-12 e Lc 6,20-23), sono promesse. Nella tradizione biblica, infatti, quello della beatitudine è un genere letterario che porta sempre con sé una buona notizia, ossia un vangelo, che culmina in una promessa. Quindi, le beatitudini non sono solo raccomandazioni morali, la cui osservanza prevede a tempo debito – tempo situato di solito nell’altra vita – una ricompensa, ossia una situazione di futura felicità. La beatitudine consiste, piuttosto, nell’adempimento di una promessa rivolta a tutti coloro che si lasciano guidare dalle esigenze della verità, della giustizia e dell’amore. Coloro che si affidano a Dio e alle sue promesse appaiono spesso agli occhi del mondo ingenui o lontani dalla realtà. Ebbene, Gesù dichiara ad essi che non solo nell’altra vita, ma già in questa scopriranno di essere fi gli di Dio, e che da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale con loro. Comprenderanno che non sono soli, perché Egli è dalla parte di coloro che s’impegnano per la verità, la giustizia e l’amore. Gesù, rivelazione dell’amore del Padre, non esita ad offrirsi nel sacrificio di se stesso. Quando si accoglie Gesù Cristo, Uomo-Dio, si vive l’esperienza gioiosa di un dono immenso: la condivisione della vita stessa di Dio, cioè la vita della grazia, pegno di un’esistenza pienamente beata. Gesù Cristo, in particolare, ci dona la pace vera che nasce dall’incontro fiducioso dell’uomo con Dio.
La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono messianico e opera umana ad un tempo. In effetti, la pace presuppone un umanesimo aperto alla trascendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo arricchimento, grazie al dono che scaturisce da Dio e permette di vivere con gli altri e per gli altri. L’etica della pace è etica della comunione e della condivisione. È indispensabile, allora, che le varie culture odierne superino antropologie ed etiche basate su assunti teorico-pratici meramente soggettivistici e pragmatici, in forza dei quali i rapporti della convivenza vengono ispirati a criteri di potere o di profitto, i mezzi diventano fini e viceversa, la cultura e l’educazione sono centrate soltanto sugli strumenti, sulla tecnica e sull’efficienza. Precondizione della pace è lo smantellamento della dittatura del relativismo e dell’assunto di una morale totalmente autonoma, che preclude il riconoscimento dell’imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo. La pace è costruzione della convivenza in termini razionali e morali, poggiando su un fondamento la cui misura non è creata dall’uomo, bensì da Dio. « Il Signore darà potenza al suo popolo, benedirà il suo popolo con la pace », ricorda il Salmo 29 (v. 11).
La pace: dono di Dio e opera dell’uomo
3. La pace concerne l’integrità della persona umana ed implica il coinvolgimento di tutto l’uomo. È pace con Dio, nel vivere secondo la sua volontà. È pace interiore con se stessi, e pace esteriore con il prossimo e con tutto il creato. Comporta principalmente, come scrisse il beato Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris, di cui tra pochi mesi ricorrerà il cinquantesimo anniversario, la costruzione di una convivenza fondata sulla verità, sulla libertà, sull’amore e sulla giustizia [2]. La negazione di ciò che costituisce la vera natura dell’essere umano, nelle sue dimensioni essenziali, nella sua intrinseca capacità di conoscere il vero e il bene e, in ultima analisi, Dio stesso, mette a repentaglio la costruzione della pace. Senza la verità sull’uomo, iscritta dal Creatore nel suo cuore, la libertà e l’amore sviliscono, la giustizia perde il fondamento del suo esercizio.
Per diventare autentici operatori di pace sono fondamentali l’attenzione alla dimensione trascendente e il colloquio costante con Dio, Padre misericordioso, mediante il quale si implora la redenzione conquistataci dal suo Figlio Unigenito. Così l’uomo può vincere quel germe di oscuramento e di negazione della pace che è il peccato in tutte le sue forme: egoismo e violenza, avidità e volontà di potenza e di dominio, intolleranza, odio e strutture ingiuste.
La realizzazione della pace dipende soprattutto dal riconoscimento di essere, in Dio, un’unica famiglia umana. Essa si struttura, come ha insegnato l’Enciclica Pacem in terris, mediante relazioni interpersonali ed istituzioni sorrette ed animate da un « noi » comunitario, implicante un ordine morale, interno ed esterno, ove si riconoscono sinceramente, secondo verità e giustizia, i reciproci diritti e i vicendevoli doveri. La pace è ordine vivificato ed integrato dall’amore, così da sentire come propri i bisogni e le esigenze altrui, fare partecipi gli altri dei propri beni e rendere sempre più diffusa nel mondo la comunione dei valori spirituali. È ordine realizzato nella libertà, nel modo cioè che si addice alla dignità di persone, che per la loro stessa natura razionale, assumono la responsabilità del proprio operare [3].
La pace non è un sogno, non è un’utopia: è possibile. I nostri occhi devono vedere più in profondità, sotto la superficie delle apparenze e dei fenomeni, per scorgere una realtà positiva che esiste nei cuori, perché ogni uomo è creato ad immagine di Dio e chiamato a crescere, contribuendo all’edificazione di un mondo nuovo. Infatti, Dio stesso, mediante l’incarnazione del Figlio e la redenzione da Lui operata, è entrato nella storia facendo sorgere una nuova creazione e una nuova alleanza tra Dio e l’uomo (cfr Ger 31,31-34), dandoci la possibilità di avere « un cuore nuovo » e « uno spirito nuovo » (cfr Ez 36,26).
Proprio per questo, la Chiesa è convinta che vi sia l’urgenza di un nuovo annuncio di Gesù Cristo, primo e principale fattore dello sviluppo integrale dei popoli e anche della pace. Gesù, infatti, è la nostra pace, la nostra giustizia, la nostra riconciliazione (cfr Ef 2,14; 2 Cor 5,18). L’operatore di pace, secondo la beatitudine di Gesù, è colui che ricerca il bene dell’altro, il bene pieno dell’anima e del corpo, oggi e domani.
Da questo insegnamento si può evincere che ogni persona e ogni comunità – religiosa, civile, educativa e culturale –, è chiamata ad operare la pace. La pace è principalmente realizzazione del bene comune delle varie società, primarie ed intermedie, nazionali, internazionali e in quella mondiale. Proprio per questo si può ritenere che le vie di attuazione del bene comune siano anche le vie da percorrere per ottenere la pace.
Operatori di pace sono coloro che amano, difendono e promuovono la vita nella sua integralità
4. Via di realizzazione del bene comune e della pace è anzitutto il rispetto per la vita umana, considerata nella molteplicità dei suoi aspetti, a cominciare dal suo concepimento, nel suo svilupparsi, e sino alla sua fine naturale. Veri operatori di pace sono, allora, coloro che amano, difendono e promuovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: personale, comunitaria e trascendente. La vita in pienezza è il vertice della pace. Chi vuole la pace non può tollerare attentati e delitti contro la vita.
Coloro che non apprezzano a sufficienza il valore della vita umana e, per conseguenza, sostengono per esempio la liberalizzazione dell’aborto, forse non si rendono conto che in tal modo propongono l’inseguimento di una pace illusoria. La fuga dalle responsabilità, che svilisce la persona umana, e tanto più l’uccisione di un essere inerme e innocente, non potranno mai produrre felicità o pace. Come si può, infatti, pensare di realizzare la pace, lo sviluppo integrale dei popoli o la stessa salvaguardia dell’ambiente, senza che sia tutelato il diritto alla vita dei più deboli, a cominciare dai nascituri? Ogni lesione alla vita, specie nella sua origine, provoca inevitabilmente danni irreparabili allo sviluppo, alla pace, all’ambiente. Nemmeno è giusto codificare in maniera subdola falsi diritti o arbitrii, che, basati su una visione riduttiva e relativistica dell’essere umano e sull’abile utilizzo di espressioni ambigue, volte a favorire un preteso diritto all’aborto e all’eutanasia, minacciano il diritto fondamentale alla vita.
Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace.
Perciò, è anche un’importante cooperazione alla pace che gli ordinamenti giuridici e l’amministrazione della giustizia riconoscano il diritto all’uso del principio dell’obiezione di coscienza nei confronti di leggi e misure governative che attentano contro la dignità umana, come l’aborto e l’eutanasia.
Tra i diritti umani basilari, anche per la vita pacifica dei popoli, vi è quello dei singoli e delle comunità alla libertà religiosa. In questo momento storico, diventa sempre più importante che tale diritto sia promosso non solo dal punto di vista negativo, come libertà da – ad esempio, da obblighi e costrizioni circa la libertà di scegliere la propria religione –, ma anche dal punto di vista positivo, nelle sue varie articolazioni, come libertà di: ad esempio, di testimoniare la propria religione, di annunciare e comunicare il suo insegnamento; di compiere attività educative, di beneficenza e di assistenza che permettono di applicare i precetti religiosi; di esistere e agire come organismi sociali, strutturati secondo i principi dottrinali e i fini istituzionali che sono loro propri. Purtroppo, anche in Paesi di antica tradizione cristiana si stanno moltiplicando gli episodi di intolleranza religiosa, specie nei confronti del cristianesimo e di coloro che semplicemente indossano i segni identitari della propria religione.
L’operatore di pace deve anche tener presente che, presso porzioni crescenti dell’opinione pubblica, le ideologie del liberismo radicale e della tecnocrazia insinuano il convincimento che la crescita economica sia da conseguire anche a prezzo dell’erosione della funzione sociale dello Stato e delle reti di solidarietà della società civile, nonché dei diritti e dei doveri sociali. Ora, va considerato che questi diritti e doveri sono fondamentali per la piena realizzazione di altri, a cominciare da quelli civili e politici.
Tra i diritti e i doveri sociali oggi maggiormente minacciati vi è il diritto al lavoro. Ciò è dovuto al fatto che sempre più il lavoro e il giusto riconoscimento dello statuto giuridico dei lavoratori non vengono adeguatamente valorizzati, perché lo sviluppo economico dipenderebbe soprattutto dalla piena libertà dei mercati. Il lavoro viene considerato così una variabile dipendente dei meccanismi economici e finanziari. A tale proposito, ribadisco che la dignità dell’uomo, nonché le ragioni economiche, sociali e politiche, esigono che si continui « a perseguire quale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro o del suo mantenimento, per tutti » [4]. In vista della realizzazione di questo ambizioso obiettivo è precondizione una rinnovata considerazione del lavoro, basata su principi etici e valori spirituali, che ne irrobustisca la concezione come bene fondamentale per la persona, la famiglia, la società. A un tale bene corrispondono un dovere e un diritto che esigono coraggiose e nuove politiche del lavoro per tutti.
Costruire il bene della pace mediante un nuovo modello di sviluppo e di economia
5. Da più parti viene riconosciuto che oggi è necessario un nuovo modello di sviluppo, come anche un nuovo sguardo sull’economia. Sia uno sviluppo integrale, solidale e sostenibile, sia il bene comune esigono una corretta scala di beni-valori, che è possibile strutturare avendo Dio come riferimento ultimo. Non è sufficiente avere a disposizione molti mezzi e molte opportunità di scelta, pur apprezzabili. Tanto i molteplici beni funzionali allo sviluppo, quanto le opportunità di scelta devono essere usati secondo la prospettiva di una vita buona, di una condotta retta che riconosca il primato della dimensione spirituale e l’appello alla realizzazione del bene comune. In caso contrario, essi perdono la loro giusta valenza, finendo per assurgere a nuovi idoli.
Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed economica – che ha per effetto una crescita delle disuguaglianze – sono necessarie persone, gruppi, istituzioni che promuovano la vita favorendo la creatività umana per trarre, perfino dalla crisi, un’occasione di discernimento e di un nuovo modello economico. Quello prevalso negli ultimi decenni postulava la ricerca della massimizzazione del profitto e del consumo, in un’ottica individualistica ed egoistica, intesa a valutare le persone solo per la loro capacità di rispondere alle esigenze della competitività. In un’altra prospettiva, invece, il vero e duraturo successo lo si ottiene con il dono di sé, delle proprie capacità intellettuali, della propria intraprendenza, poiché lo sviluppo economico vivibile, cioè autenticamente umano, ha bisogno del principio di gratuità come espressione di fraternità e della logica del dono [5]. Concretamente, nell’attività economica l’operatore di pace si configura come colui che instaura con i collaboratori e i colleghi, con i committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di reciprocità. Egli esercita l’attività economica per il bene comune, vive il suo impegno come qualcosa che va al di là del proprio interesse, a beneficio delle generazioni presenti e future. Si trova così a lavorare non solo per sé, ma anche per dare agli altri un futuro e un lavoro dignitoso.
Nell’ambito economico, sono richieste, specialmente da parte degli Stati, politiche di sviluppo industriale ed agricolo che abbiano cura del progresso sociale e dell’universalizzazione di uno Stato di diritto e democratico. È poi fondamentale ed imprescindibile la strutturazione etica dei mercati monetari, finanziari e commerciali; essi vanno stabilizzati e maggiormente coordinati e controllati, in modo da non arrecare danno ai più poveri. La sollecitudine dei molteplici operatori di pace deve inoltre volgersi – con maggior risolutezza rispetto a quanto si è fatto sino ad oggi – a considerare la crisi alimentare, ben più grave di quella finanziaria. Il tema della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari è tornato ad essere centrale nell’agenda politica internazionale, a causa di crisi connesse, tra l’altro, alle oscillazioni repentine dei prezzi delle materie prime agricole, a comportamenti irresponsabili da parte di taluni operatori economici e a un insufficiente controllo da parte dei Governi e della Comunità internazionale. Per fronteggiare tale crisi, gli operatori di pace sono chiamati a operare insieme in spirito di solidarietà, dal livello locale a quello internazionale, con l’obiettivo di mettere gli agricoltori, in particolare nelle piccole realtà rurali, in condizione di poter svolgere la loro attività in modo dignitoso e sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.
Educazione per una cultura di pace: il ruolo della famiglia e delle istituzioni
6. Desidero ribadire con forza che i molteplici operatori di pace sono chiamati a coltivare la passione per il bene comune della famiglia e per la giustizia sociale, nonché l’impegno di una valida educazione sociale.
Nessuno può ignorare o sottovalutare il ruolo decisivo della famiglia, cellula base della società dal punto di vista demografico, etico, pedagogico, economico e politico. Essa ha una naturale vocazione a promuovere la vita: accompagna le persone nella loro crescita e le sollecita al mutuo potenziamento mediante la cura vicendevole. In specie, la famiglia cristiana reca in sé il germinale progetto dell’educazione delle persone secondo la misura dell’amore divino. La famiglia è uno dei soggetti sociali indispensabili nella realizzazione di una cultura della pace. Bisogna tutelare il diritto dei genitori e il loro ruolo primario nell’educazione dei figli, in primo luogo nell’ambito morale e religioso. Nella famiglia nascono e crescono gli operatori di pace, i futuri promotori di una cultura della vita e dell’amore [6].
In questo immenso compito di educazione alla pace sono coinvolte in particolare le comunità religiose. La Chiesa si sente partecipe di una così grande responsabilità attraverso la nuova evangelizzazione, che ha come suoi cardini la conversione alla verità e all’amore di Cristo e, di conseguenza, la rinascita spirituale e morale delle persone e delle società. L’incontro con Gesù Cristo plasma gli operatori di pace impegnandoli alla comunione e al superamento dell’ingiustizia.
Una missione speciale nei confronti della pace è ricoperta dalle istituzioni culturali, scolastiche ed universitarie. Da queste è richiesto un notevole contributo non solo alla formazione di nuove generazioni di leader, ma anche al rinnovamento delle istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali. Esse possono anche contribuire ad una riflessione scientifica che radichi le attività economiche e finanziarie in un solido fondamento antropologico ed etico. Il mondo attuale, in particolare quello politico, necessita del supporto di un nuovo pensiero, di una nuova sintesi culturale, per superare tecnicismi ed armonizzare le molteplici tendenze politiche in vista del bene comune. Esso, considerato come insieme di relazioni interpersonali ed istituzionali positive, a servizio della crescita integrale degli individui e dei gruppi, è alla base di ogni vera educazione alla pace.
Una pedagogia dell’operatore di pace
7. Emerge, in conclusione, la necessità di proporre e promuovere una pedagogia della pace. Essa richiede una ricca vita interiore, chiari e validi riferimenti morali, atteggiamenti e stili di vita appropriati. Difatti, le opere di pace concorrono a realizzare il bene comune e creano l’interesse per la pace, educando ad essa. Pensieri, parole e gesti di pace creano una mentalità e una cultura della pace, un’atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità. Bisogna, allora, insegnare agli uomini ad amarsi e a educarsi alla pace, e a vivere con benevolenza, più che con semplice tolleranza. Incoraggiamento fondamentale è quello di « dire no alla vendetta, di riconoscere i propri torti, di accettare le scuse senza cercarle, e infine di perdonare » [7], in modo che gli sbagli e le offese possano essere riconosciuti in verità per avanzare insieme verso la riconciliazione. Ciò richiede il diffondersi di una pedagogia del perdono. Il male, infatti, si vince col bene, e la giustizia va ricercataimitando Dio Padre che ama tutti i suoi fi gli (cfr Mt 5,21-48). È un lavoro lento, perché suppone un’evoluzione spirituale, un’educazione ai valori più alti, una visione nuova della storia umana. Occorre rinunciare alla falsa pace che promettono gli idoli di questo mondo e ai pericoli che la accompagnano, a quella falsa pace che rende le coscienze sempre più insensibili, che porta verso il ripiegamento su se stessi, verso un’esistenza atrofizzata vissuta nell’indifferenza. Al contrario, la pedagogia della pace implica azione, compassione, solidarietà, coraggio e perseveranza.
Gesù incarna l’insieme di questi atteggiamenti nella sua esistenza, fi no al dono totale di sé, fino a « perdere la vita » (cfr Mt 10,39; Lc 17,33; Gv 12,25). Egli promette ai suoi discepoli che, prima o poi, faranno la straordinaria scoperta di cui abbiamo parlato inizialmente, e cioè che nel mondo c’è Dio, il Dio di Gesù, pienamente solidale con gli uomini. In questo contesto, vorrei ricordare la preghiera con cui si chiede a Dio di renderci strumenti della sua pace, per portare il suo amore ove è odio, il suo perdono ove è offesa, la vera fede ove è dubbio. Da parte nostra, insieme al beato Giovanni XXIII, chiediamo a Dio che illumini i responsabili dei popoli, affinché accanto alla sollecitudine per il giusto benessere dei loro cittadini garantiscano e difendano il prezioso dono della pace; accenda le volontà di tutti a superare le barriere che dividono, a rafforzare i vincoli della mutua carità, a comprendere gli altri e a perdonare coloro che hanno recato ingiurie, così che in virtù della sua azione, tutti i popoli della terra si affratellino e fiorisca in essi e sempre regni la desideratissima pace [8].
Con questa invocazione, auspico che tutti possano essere veri operatori e costruttori di pace, in modo che la città dell’uomo cresca in fraterna concordia, nella prosperità e nella pace.
Dal Vaticano, 8 Dicembre 2012

BENEDICTUS PP XVI
  

[1] Cfr CONC. ECUM. VAT. II, Cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes, 1.
[2] Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS 55 (1963), 265-266.
[3] Cfr ibid.: AAS 55 (1963), 266.
[4] BENEDETTO XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 32: AAS 101 (2009), 666-667.
[5] Cfr ibid., 34 e 36: AAS 101 (2009), 668-670 e 671-672.
[6] Cfr GIOVANNI PAOLO II, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 1994 (8 dicembre 1993): AAS 86 (1994), 156-162.
[7] BENEDETTO XVI, Discorso in occasione dell’Incontro con i membri del Governo, delle istituzioni della Repubblica, con il corpo diplomatico, i capi religiosi e rappresentanze del mondo della cultura, Baabda-Libano (15 settembre 2012): L’Osservatore Romano, 16 settembre 2012, p. 7.
[8] Cfr Lett. enc. Pacem in terris (11 aprile 1963): AAS 55 (1963), 304.

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

Fonte:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/peace/documents/hf_ben-xvi_mes_20121208_xlvi-world-day-peace_it.html

mercoledì 5 dicembre 2012

Uscita Bollettino parrocchiale dicembre 2012


Informiamo la comunità parrocchiale che è disponibile online il nuovo numero del nostro bollettino parrocchiale Voce... della comunità, liberamente scaricabile dal seguente indirizzo:

Dallo stesso indirizzo possono essere prelevati anche tutti i numeri usciti finora, semplicemente cliccando sul link corrispondente.
Il file verrà scaricato in formato PDF zippato.

 Voce... - Dicembre 2012 In questo numero
  • L'angolo di Don Giuseppe: Una comunità in festa
  • A tu x tu con Alessandro
  • Quelli che la catechesi
  • Di giorno in giorno
  • Gli otri nuovi
  • Letto per voi: "Imparare a credere"
  • L'angolo del D.V.: "Il bene dei coniugi"


martedì 4 dicembre 2012

Pullmann per ordinazione diacono

Venerdì 7 dicembre 2012 in occasione dell'ordinazione diaconale di Alessandro D'Angelo, la nostra parrocchia metterà a disposizione un pullmann per raggiungere la Cattedrale di Bari.
Si partirà alle ore 16.30 da Piazza Plebiscito.

Per informazioni e adesioni rivolgersi in parrocchia a don Giuseppe.

lunedì 3 dicembre 2012

Conferenze su Santa Lucia

In occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia
il prof. Franco Giannini terrà due relazioni a tema:
 
Lunedì 10 dicembre alle ore 19.30
 "Dalle antiche Confraternite alla Confraternita di Santa Lucia"
 
Mercoledì 12 dicembre alle ore 19.30
 "Vita di Santa Lucia e culto della Santa nel mondo e a Gioia"
 
 
a cura della Confraternita di Santa Lucia

Mostra di ricami antichi

In occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia
si terrà dal 9 al 14 dicembre dalle 17.30 alle 20.30
nel Salone parrocchialel'iniziativa "In punta d'ago"
mostra - mercato di ricamo antico.
 
 
a cura della Confraternita di Santa Lucia 

Concerto per Santa Lucia

 
In occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia
martedì 11 dicembre alle ore 19.30 in chiesa
si terrà il concerto
 
"Preludio alla festa della luce"
Concerto per voce solista e voci narranti
 
 
a cura della Confraternita di Santa Lucia
 


domenica 2 dicembre 2012

preghiera per diacono Alessandro



In vista dell'ordinazione diaconale di Alessandro D'Angelo
lunedì 3 dicembre 2012 alle ore 19.15
si terrà un momento di preghiera comunitario.
 
Un modo per essere vicini ad Alessandro in questo momento importante
per la sua vita personale e per il suo cammino sacerdotale, accompagnandolo
con le nostre preghiere per dimostrargli il nostro affetto e la gratitudine
al Signore per averlo inviato tra noi.

giovedì 29 novembre 2012

Festa Santa Lucia 2012


 CONFRATERNITA DI SANTA LUCIA
PARROCCHIA “SANTA LUCIA”

SOLENNI FESTEGGIAMENTI

IN ONORE DI

Santa Lucia Vergine e Martire

 

Domenica 9 dicembre 2012:
ore 11,00 Salone parrocchiale:apertura della
mostra mercato di ricamo antico.
Orari di apertura (17,30 - 20,30 dal 9 al 14 dicembre)

Lunedì 10 dicembre 2012:
ore 18,00 S. Rosario ;
ore 18,30 Inizio del Triduo in onore della Santa con la Santa Messa;
ore 19,30 in chiesa: Relazione del Prof. Franco Giannini, prima parte: " Dalle antiche Confraternite alla Confraternita di Santa Lucia ".

martedì 11 dicembre 2012
ore 18,00: S. Rosario ;
ore 18,30: secondo giorno del Triduo, S. Messa ;
ore 19,30: in chiesa: ”Preludio alla festa della luce: concerto per voce solista e voci narranti” a cura della Confraternita.

Mercoledì 12 DICEMBRE 2012
ore 18,00: S. Rosario ;ore 18,30: 3° giorno del Triduo,S. Messa;
ore 19,30 :Relazione del Prof. Franco Giannini, seconda parte:" Vita di Santa Lucia e culto della Santa nel mondo e a Gioia ".

Giovedì 13 dicembre 2012:
SS. Messe: ore 7,00/ 8,30/ 10,00 (benedizione bimbi), 11,30.
Ore 17,00: FIACCOLATA: Via Roma, V. Da Vinci ,V. Passiatore, V. Ariosto, V. Dante, P.za Plebiscito. V. Orsini, V. Gottardo, V. Flora, V. Fosse Ardeatine, V. Carducci, P.za Umberto, V. Roma.
Ore 19,00: Messa solenne presieduta dal Padre spirituale don Giuseppe Di Corrado.

Venerdì 14 DICEMBRE 2012
Ore 19,30 : Chiusura della mostra mercato e premiazione delle letterine più belle scritte a Santa Lucia
(premi offerti dalla cartolibreria “EUREKA” di Cosmo Celiberti, via Dante 40)



Alessandro diventa diacono


Venerdì 7 dicembre 2012 presso la Cattedrale di Bari, alla presenza di S.E. Mons. Francesco Cacucci, Alessandro D. D'Angelo, da qualche settimana collaboratore presso la nostra parrocchia, e altri tre seminaristi riceveranno l'Ordinazione Diaconale, tappa importante della loro vocazione sacerdotale.
 Ai quattro futuri diaconi e in particolare ad Alessandro, che è subito diventato parte della nostra comunità, l'augurio da parte della redazione di UPGO di poter portare la gioia, la speranza e la pace nelle comunità che saranno chiamati a servire nel corso del loro cammino sacerdotale, confidando sempre nel Signore, soprattutto nei momenti di difficolta.



martedì 27 novembre 2012

incontro Consulta Comunicazioni Sociali

Lunedì 10 dicembre, alle ore 16.00 presso la Curia Arcivescovile di Bari (Corso De Gasperi 274/a) continua il cammino della Consulta per le Comunicazioni Sociali.
Si invitano i parroci e i responsabili di Comunità religiose e Aggregazioni laicali a segnalare ed inviare persone “sensibili” al tema.

Consiglio Pastorale


Martedì 27 novembre 2012 alle ore 19,15 presso il Salone parrocchiale è convocato il Consiglio Pastorale Parrocchiale per discutere i seguenti punti all'o.d.g.

1) approvazione del verbale della seduta u.s.
2) resoconto delle iniziative realizzate dalle commissioni
3) programmazione liturgica per l'Avvento, Novena dell'Immacolata, Triduo e Festa di Santa Lucia, Novena del Santo Natale
4) ordinazione diaconale di Alessandro D'Angelo
5) varie ed eventuali

Adorazione Eucaristica notturna


Andate: giovani e missione

Il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto propone un itinerario di preghiera per i giovani in preparazione alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro.
Si tratta di un percorso di tre adorazioni eucaristiche notturne, da realizzarsi venerdì 30 novembre 2012, venerdì 4 gennaio 2013, venerdì 5 aprile 2013, dalle ore 22,00 alle ore 06,00.
In ciascun paese della Diocesi, e nelle tre zone della città di Bari (I e II Vicariato; IV, V e XII Vicariato; VI Vicariato) si individuerà una chiesa in cui svolgere l’adorazione; i gruppi giovani e adolescenti delle parrocchie si alterneranno lungo tutta la notte secondo turni di un’ora, con intervalli di 30 minuti tra un turno e l’altro per favorire l’avvicendamento tra i gruppi e la preghiera silenziosa.
 L’itinerario è scandito dal titolo della GMG:
 Venerdì 30 novembre 2012
ANDATE: i giovani e la missione.
 L'Adorazione a Gioia si terrà nella Chiesa di S. Rocco dalle ore 22.00 alle ore 06.00!
Vi aspettiamo!!!


 Prossimi appuntamenti:
Venerdì 4 gennaio 2013
FATE MIEI DISCEPOLI: i giovani e l’annuncio del Vangelo.

 Venerdì 5 aprile 2013          
TUTTI I POPOLI: i giovani e l’unità.

domenica 18 novembre 2012

Assemblea AC e Tesseramento 2012-13



 
 
Si svolgerà venerdì 23 novembre 2012 alle ore 17.00
nel salone parrocchiale l'assemblea dell'Azione Cattolica della parrocchia di Santa Lucia.
Nel corso dell'assemblea studieremo tutti insieme la prima sezione del testo associativo
di quest'anno dal titolo "Pass-wor(l)d".
Nel corso dell'assemblea sarà possibile tesserarsi.
 
 

LETTERA CIRCOLARE DEL PRESIDENTE PER IL TESSERAMENTO 2012 – 2013

Carissimi Soci,
abbiamo iniziato il cammino di quest’anno, dopo gli incontri a livello diocesano, con l’assemblea del 14 ottobre nella quale è stato illustrato il tema di quest’anno “Date voi stessi da mangiare” ed il testo per il percorso formativo per gruppi adulti.
Come è ben noto, da molti anni, l’approfondimento del tema si articola per gli adulti su due testi. Il primo viene spedito a casa dalla Presidenza nazionale a tutti i soci e serve per la lectio divina e per la preparazione personale alla celebrazione domenicale. La nostra associazione parrocchiale, in pronta e ossequiosa risposta alle disposizioni del nostro Arcivescovo, partecipa alla catechesi biblica del mercoledì dopo la s. messa, animata da don Giuseppe. Questo appuntamento è parte integrante e direi fondamentale del cammino annuale della nostra associazione.
Il percorso invece delle assemblee mensili seguirà il testo  dal titolo “Pass-wor(l)d”: ogni volta si farà uno studio collettivo di una sezione.
Nella prossima assemblea  studieremo tutti insieme la prima sezione da p. 37 a p. 58. Sarà mia cura far pervenire a coloro che solitamente utilizzano il testo una copia prima della assemblea, in modo che la partecipazione sia proficua. Vi indico comunque già tramite questa circolare i testi base su cui si incentra la sezione:
  • Per quanto riguarda il brano evangelico  leggeremo e mediteremo con l’aiuto insostituibile della nostra guida spirituale, don Giuseppe, il brano di Luca 9, 11-17 (il miracolo della moltiplicazione dei pani)
  • Per quanto attiene ai brani dei documenti del Concilio Vaticano II, si esaminerà Lumen Gentium n. 33/b
  • Dal Catechismo per gli adulti il n. 697.
Mentre la sezione “Esercizi di laicità si incentra su un quesito fondamentale: Eucaristia e vita.
Vi fornisco queste indicazioni schematiche come ulteriore sussidio.
Vi esorto ad uno studio personale ed approfondito come è d’uso per i soci di AC.
Veniamo ora alle note tecniche:
L’assemblea si terrà in parrocchia venerdì 23  novembre ore 17.00 nel salone parrocchiale. Si è optato per una data infrasettimanale per la concomitanza domenicale del corso per fidanzati. Invio questa circolare con anticipo di modo che, ognuno di voi, possa cerchiare in rosso sul calendario questo momento unico. Infatti, nel corso della assemblea sarà possibile tesserarsi.

Le quote sono le stesse dello scorso anno:
 
 45,00 euro  Per le coppie (comprensive del testo)
 35,00 euroSingolo adulto (con il testo)
 27,00 euroSingolo adulto (senza testo)
 
Chi non può essere presente faccia pervenire la quota tramite altri soci o i membri del consiglio pastorale. Ciò è opportuno in quanto le pratiche amministrative devono essere sbrigate entro il 30 novembre.
 
L’incontro avrà questa articolazione:
  • Momento di preghiera iniziale
  • Lettura del brano evangelico e commento di don Giuseppe
  • Esposizione della struttura della sezione da parte del sottoscritto ed apertura dell’approfondimento personale.
  • Momento di preghiera finale.
Con la presente, voglio fare un particolare saluto ai soci più anziani e li invito ad unirsi, ove non possano farlo personalmente, spiritualmente con la preghiera mariana del rosario.
Un caro saluto in Cristo nostra speranza.

Gioia del Colle, 13/11/2012

sabato 17 novembre 2012

Cara Santa Lucia



Cara Santa Lucia


 Concorso per la letterina più bella
Per tutti i bambini e i ragazzi iscritti al catechismo nella parrocchia Santa Lucia

Scrivi una letterina
a
Santa Lucia 
Tutte le letterine saranno esposte in Chiesa. Le tre più belle saranno premiate con un buono per l'acquisto di cancelleria e materiale scolastico offerto dalla cartolibreria Eureka (via Dante, 40).
Consegna la tua letterina alla tua catechista o in parrocchia  entro domenica 2 dicembre 2012.
La premiazione è prevista per venerdì 14 dicembre 2012 alle ore 19.30 in Chiesa. 


martedì 6 novembre 2012

Incontri Gruppo Padre Pio 10_2012


Gruppo di preghiera di padre Pio

incontri ottobre - dicembre 2012

Incontri per il gruppo di Preghiera di Padre Pio e fedeli

DataTipo Incontro Orario
26/10/2012Santo Rosario18.15
16/11/2012Catechesi  17.00
30/11/2012 Santo Rosario  17.00
14/12/2011Catechesi 17.00


Incontri per il gruppo biblico e fedeli
DataTipo Incontro Orario
23/10/2012 Catechesi Biblica
17.15
06/11/2012Catechesi Biblica17.00
20/11/2012 Catechesi Biblica17.00
11/12/2012Catechesi Biblica
17.00

Incontri in Libreria 11/2012


Proseguono gli incontri presso la Libreria per San Paolo di Gioia del Colle.


 Prossimi appuntamenti
  • 09/11/2012 ore 17.30 - La Parola del Papa sulla fede
    riflessione a cura di don Carmine Giovanni Bruno SSP
  • 14/11/2012 ore 17.30 - La fede di San Paolo
    riflessione a cura di don Carmine Giovanni Bruno SSP
  • 23/11/2012 ore 17.00 -  Cineforum "La strada verso casa" di Zhang Yimou
    conduce don Domenico Soliman SSP
  • 28/11/2012 ore 17.30 - Il senso teologico dell'Avventoriflessione a cura del rev. Donato Oglieri OSB, Padre Abate della Madonna della Scala di Noci


 




lunedì 22 ottobre 2012

Uscita Bollettino parrocchiale ottobre 2012





Informiamo la comunità parrocchiale che è disponibile online il nuovo numero del nostro bollettino parrocchiale Voce... della comunità, liberamente scaricabile dal seguente indirizzo:
Dallo stesso indirizzo possono essere prelevati anche tutti i numeri usciti finora, semplicemente cliccando sul link corrispondente.
Il file verrà scaricato in formato PDF zippato.

Voce... - Ottobre 2012 In questo numero
  • L'angolo di Don Giuseppe: L'anno della Fede
  • 50 anni ma non li dimostra
  • Ricordando don Rocco
  • Una scelta di fedeltà
  • Io ho accolto te... io accoglierò te
  • Letto per voi: "La Famiglia"
  • La simulazione del consenso



 




venerdì 12 ottobre 2012

Catechesi parrocchiale del mercoledì



MERCOLEDI' 10 OTTOBRE 2012 ricomincia l'appuntamento settimanale con la catechesi liturgica curata dal nostro parroco don Giuseppe che ci aiuta, con l'approfondimento delle letture domenicali, a vivere pienamente il Dies Domini.
Come sempre gli incontri avranno inizio appena terminata la messa vespertina e quindi intorno alle 19,30.
Appuntamento quindi ogni mercoledì alle 19.30 circa per vivere questo momento di incontro della comunità parrocchiale, fortemente voluto dal nostro Vescovo, come ribadito anche durante l'ultima Visita Pastorale.  


lunedì 8 ottobre 2012

Corso preparazione Cresima



Sacramento della Confermazione per Adulti
(Epifania 2013)

ANCHE QUEST’ANNO è STATO PROGRAMMATO UN CORSO INTENSIVO DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE (CRESIMA) PER  ADULTI 
Il corso  avrà inizio giovedì 29 novembre 2012 alle ore 19,30 nel salone parrocchiale della Chiesa “Santa Lucia”,
Sono aperte le iscrizioni:
ufficio del Parroco ore 11,00/12,00
17,30/18,30 giorni feriali

Percorso preparazione Cresima

 IL PERCORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO
PER L’ANNO 2012 - 2013

 AVRà INIZIO DOMENICA 21 OTTOBRE  2012
ALLE ORE 17,30 NEL SALONE PARROCCHIALE
DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA.

Le coppie che hanno deciso di sposarsi in Chiesa nel periodo citato e non si sono ancora iscritte, possono farlo presso l’ufficio del Parroco


dalle ore 11 alle12,00 e

dalle 17,30 alle 18,30 dei giorni feriali

PerCorso preparazione al Matrimonio

PERCORSO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONI
PER L’ANNO 2012 - 2013

 AVRà INIZIO DOMENICA 21 OTTOBRE  2012
ALLE ORE 17,30 NEL SALONE PARROCCHIALE
DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA.

Le coppie che hanno deciso di sposarsi in Chiesa nel periodo citato e non si sono ancora iscritte, possono farlo presso
l’ufficio del Parroco

dalle ore 11 alle12,00 e

dalle 17,30 alle 18,30 dei giorni feriali

domenica 7 ottobre 2012

Incontro su san Francesco alla Libreria per san Paolo




Giovedì 4 ottobre 2012 alle ore 18.00 si è svolto presso la Libreria per San Paolo di Gioia del Colle un incontro dal tema "San Francesco: il profeta della fraternità cosmica", tenuto da don Carmine Giovanni Bruno SSP.
In pochi quadri don Giovanni ha tratteggiato con stile pacato la figura del santo di Assisi, davanti ad un pubblico attento e partecipe, ricordando gli elementi principali del suo cammino: la povertà, la pace, l'amore per la natura e per Cristo.
Non il Cristo trionfante di certe rappresentazioni artistiche dell'epoca, ma il Cristo Crocifisso sofferente oppure il bimbo in fasce rappresentato a Greccio nel primo presepe.
Bella la riflessione sulla nota storia del lupo di Gubbio, spesso presentata solo come una bella favola e che invece ha un profondo significato, anche per le popolazioni dell'epoca e per noi. Un invito alla riconciliazione e a risolvere i problemi della povertà, spesso causa della violenza. Chi ha fame e non ha niente spesso è costretto a far del male agli altri per poter sopravvivere, proprio come il lupo ammansito da san Francesco, che in fondo chiedeva solo di avere qualcosa da mangiare e non esita ad accettare il patto con il santo, che si rende garante per lui nei confronti della gente di Gubbio.
San Francesco è stato profetico nelle sue esortazioni per il rispetto verso la natura, in un tempo in cui ancora nessuno si poneva problemi ambientali e sembrava che l'uomo potesse disporre a proprio piacimento del Creato.
Un messaggio sintetizzato nel Cantico delle Creature, consegnato ai partecipanti al termine dell'incontro e letto poi tutti insieme, stando attenti ad essere come una sola voce, cosa che spesso dimentichiamo durante la preghiera comune, andando ciascuno per la propria strada.

Le date dei prossimi incontri
http://www.upgo.org/upgov1/index.php?option=com_content&task=view&id=782&Itemid=2


mercoledì 3 ottobre 2012

don Carmine Mosca incontra i gioiesi


Martedì 9 ottobre 2012 ore 19.00 presso il Chiostro Comunale
don Carmine Mosca, missionario in Brasile,
incontra la cittadinanza e presenta il suo nuovo libro
"Il risveglio della città alla luce della fede"

giovedì 27 settembre 2012

Alessandro è a Santa Lucia


Il 24 settembre 2012 è arrivato ufficialmente nella nostra parrocchia Alessandro D'Angelo, giovane seminarista presso il seminario di Molfetta (prossimamente diacono) che il nostro Vescovo ci ha inviato per dare una mano a don Giuseppe e fare esperienza nella nostra comunità.
Gli diamo il nostro benvenuto con l'augurio che possa subito inserirsi agevolmente nella nostra comunità parrocchiale per crescere insieme a noi nella sua vocazione sacerdotale e aiutarci a maturare nella fede.

lunedì 24 settembre 2012

In ricordo di don Rocco



Mercoledì 5 settembre 2012 la comunità di Santa Lucia ricorderà don Rocco Traversa nel centenario della nascita.
  • ore 19.00 Santa Messa
  •  ore 19.30 presentazione della vita di don Rocco Traversa
A seguire testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto.
Tutta la Comunità Parrocchiale è invitata a partecipare per ricordare un sacerdote che ha vissuto il suo ministero accanto a noi, in maniera umile, senza manie di protagonismo, sempre pronto all'ascolto e al dialogo con tutti. 










 Aggiornamento
 Un resoconto della serata è stato pubblicato sul blog parrocchiale e sul sito di informazione Gioianet, che ringraziamo.


sabato 22 settembre 2012

Triduo per san Pio


In occasione della festa di san Pio si svolgerà presso la nostra parrocchia un triduo di preghiera organizzato dalla la comunità parrocchiale di Santa Lucia e il Gruppo di Preghiera di Padre Pio .

20-22 settembre 2012
ore 18.30      S. Rosario
ore 19.00      S. Messa con riflessione e preghiera di San Pio

23 settembre 2012
ore 18.30      S. Rosario
ore 19.00      S. Messa solenne


giovedì 13 settembre 2012

Torna la messa della Famiglia


Da domenica prossima 16 settembre 2012 viene ripristinata la celebrazione della Messa delle ore 10.00, dedicata ai più piccoli e ai loro genitori perchè le famiglie possano ritrovarsi insieme intorno alla mensa eucaristica.
Nelle prossime settimane riprenderanno anche i "Dopolamessa", momenti di incontro con le famiglie della nostra parrocchia.

martedì 3 luglio 2012

Oratorio - camposcuola 2012


Dal 7 al 14 luglio 2012 si svolgerà a Gallipoli un camposcuola dei ragazzi/e dell'Oratorio della nostra parrocchia, organizzato dalla catechista Giovanna Lozito che così commenta questa esperienza:  “Per alcuni sarà la prima esperienza, altri ragazzi hanno già partecipato ad altri due campiscuola, organizzati sempre da me. Una settimana di massima responsabilità, ma anche di forte educazione per loro. Il Signore però è sempre al nostro fianco e ci guiderà anche questa volta nell’ottima riuscita del campo”.

Il camposcuola è un’occasione, per crescere nella fede con incontri di catechesi e preghiere,
per divertirsi e stare in compagnia con i propri compagni e anche per vedere posti nuovi.


fonte: http://parrocchiasantaluciagioiadelcolle.blogspot.it/2012/07/oratorio-incamposcuola-dal-7-al-14.html

sabato 30 giugno 2012

Uscita Bollettino parrocchiale luglio




Informiamo la comunità parrocchiale che è disponibile online il nuovo numero del nostro bollettino parrocchiale Voce... della comunità, liberamente scaricabile dal seguente indirizzo: 
Dallo stesso indirizzo possono essere prelevati anche tutti i numeri usciti finora, semplicemente cliccando sul link corrispondente.
Il file verrà scaricato in formato PDF zippato.


Voce... - Luglio 2012 In questo numero
  • L'angolo di Don Giuseppe: Andiamo in vacanza
  • Gli appuntamenti del dopo estate
  • Il fascino discreto della famiglia cristiana
  • In letizia/ Recital  oratorio di Santa Lucia
  • Un’estate all’...Oratorio
  • Non è una passeggiata
  • Lasciamo che i bambini... dicano la loro
  • L'angolo ded D.V.: Il matrimonio non si annulla...

martedì 26 giugno 2012

iniziative Commissione Cultura


Proseguono gli appuntamenti culturali programmati dalla Commissione Famiglia e Cultura della nostra Parrocchia. Di seguito si riporta il calendario delle manifestazioni da tenersi entro quest'anno.
Il 5 luglio alle ore 20,00 nel salone parrocchiale si terrà il secondo incontro su S. Filippo, sul tema: Il culto di S. Filippo a Gioia.
Il 5 settembre, in occasione del centenario della nascita di don Rocco Traversa si terrà un incontro sulla vita e sull'opera del nostro compianto Viceparroco.
Il giorno 11 ottobre, in occasione del 130° anniversario della erezione della Confraternita dei S. Lucia, si terrà un incontro sulla nascita delle Confraternite e su quella operante nella nostrra Parrocchia.
In occasione del triduo di S. Lucia si terrà in Parrocchia un incontro sulla figura e sul culto di S. Lucia nel mondo e a Gioia.
Il 27 dicembre prossimo, in occasione del 25° della riconsacrazione della Chiesa di S. Lucia, dopo i restauri susseguenti al terremoto del 1980, si terrà un incontro sulla fondazione e la storia della nostra Parrocchia.

domenica 13 maggio 2012

Recital oratorio In Letizia - articolo

In letizia.

Questo il titolo dello spettacolo proposto il 13 maggio 2012 dai ragazzi dell'oratorio di Santa Lucia nell'ambito delle manifestazioni in onore di san Filippo, quest'anno "in visita" nella nostra parrocchia. Un titolo e un augurio a vivere l'esperienza cristiana con gioia, come ci ha insegnato il nostro santo patrono.
Subito dopo la messa vespertina i giovani dell'oratorio hanno sistemato velocemente il "palcoscenico", poche sedie per gli interpreti/cantori e i musicisti. Una scenografia volutamente scarna a testimoniare che si può dire molto anche senza troppi orpelli.
La rappresentazione è cominciata con il segno della croce ed un saluto alla statua di san Filippo, quasi a volerlo coinvolgere nell'evento a lui dedicato.Poi il coro ha intonato lo Iubilate Deo, canto a più voci che invita a lodare Dio e a servirlo in letizia.
Gianni e Marika nel ruolo di conduttori hanno presentato qualche nota storica sulla nascita dell'oratorio, fondato da san Filippo Neri nella chiesa di san Girolamo a Roma intorno al 1550, introducendo poi nel corso della serata le varie parti dello spettacolo.
A seguire la lettura di due brani scritti dal Santo, uno dedicato alla gioia, recitato da Erika e l'altro alla vanità, in questo la regista/attrice Angelina si è anche divertita a coinvolgere il pubblico nella ripetizione ricorrente del "ritornello" "tutto il resto è vanità".
Il testo "Vanità di vanità" è stato portato in musica nel 1983 dal cantautore Angelo Branduardi per il film di Luigi Magni "State buoni se potete", interpretato da Johnny Dorelli; il brano ha concluso questo momento, ben interpretata dal coro e dai musicisti Gianni e Tommaso.
San Filippo Neri è stato un grande confessore, abituato a trattare i peccatori in maniera schietta, smascherando le loro ipocrisie e guidandoli ad una retta comprensione della dottrina cristiana. Numerosi gli aneddoti sulla vita del santo, alcuni portati in scena in maniere divertente dai ragazzi con un convincente Giuseppe nel ruolo del santo e Angelina in quello della pettegola, accompagnata da Giovanna, per l'occasione attrice "non parlante".
Nella prima scenetta "La pettegola", don Filippo ammonisce una donna dalla lingua lunga sulla pericolosità delle sue maldicenze, proponendole poi una strana penitenza: deve prendere una gallina morta e spennarla lungo la via; poi tornare indietro e recuperare le piume, portate ovunque dal vento.
Scenetta divertente, arricchita da un fuori programma, dovuto alla difficoltà di spennare la gallina in diretta.
Chiaro l'intento anche pedagogico di questa sorta di parabola, dimostrare che le parole dette in maniera avventata si spargono senza controllo e non è più possibile farle tornare indietro.
Nella seconda scenetta Angelina è la moglie brontolona di Domenico, con cui è in lite continua. don Filippo le suggerisce di prendere dell'acqua e riempirsene la bocca prima di rispondere sgarbatamente al marito. Un consiglio di pazienza che è sempre utile quando si è sul punto di dire cose di cui poi potremmo pentirci.
La terza scenetta narra la storia di una suora in odore di santità interpretata da Erika, che don Filippo va a trovare su ordine del Papa.
Il sacerdote si presenta con le scarpe sporche di fango e chiede alla suora di aiutarlo a toglierle. Lei, indispettita, lo manda via, rivelando la sua mancanza di umiltà, senza la quale non può esserci santità.
Chiude il momento la canzone "Preferisco il Paradiso", tratta dalla colonna sonora della miniserie omonima, interpretata da Gigi Proietti.
Seguono quattro racconti tratti dalla vita di san Filippo.
Nel primo don Filippo si trova davanti ad una bambina morta e inizialmente prega per la sua salvezza, ma Dio gli rivela che la bimba è attesa in Paradiso. Il sacerdote consola la madre addolorata ricordandole che la figlia sia in Paradiso e lei debba essere orgogliosa di essere stata da "balia di Dio".
La seconda storia narra in un crocifisso che sanguina, ritenuto miracoloso dai romani. don Filippo va a vedere la croce, armato di nascosto di un'ascia.

Si inginocchia davanti al legno e lo colpisce con la lama, ripetendo "come Cristo ti adoro, come legna ti spacco", rivelando l'ingegnoso trucco che permetteva il falso sanguinamento.
Il terzo è il miracolo del principe Paolo, morto e riportato in vita per qualche istante dal Santo, il tempo sufficinte per ricevere l'assoluzione dai suoi peccati e poter tornare tra le braccia di Dio. "Adesso vai in pace" gli ripete don Filippo dandogli l'assoluzione.
Il quarto racconto mostra i dubbi di una santa suora, talmente umile da considerarsi l'ultima delle peccatrici e quindi non degna di salvarsi. Grazie all'aiuto di don Filippo capirà che Gesù è morto per tutti, soprattutto per i peccatori e quindi anche per la sua salvezza.
La lettura di una serie di detti del Santo, letti da tutti i ragazzi alternandosi al microfono e di una preghiera a san Filippo composta dal cardinale J. E. Newman, per l'occasione affidata alle voci delle cresimande Arianna e Annamaria, concludono quest'ultima sezione.
Segue il medley finale in cui coro e musicisti riprendono i brani cantati nel corso dello spettacolo e la presentazione di tutti i cantori/attori:
Gianni (nel duplice ruolo di conduttore e tastierista), Marika (conduttrice), Erica (la suora), Giuseppe (san Filippo), Domenico (il marito esasperato), Ezia, Annamaria, Arianna, Marina, Tommaso (chitarra e armonica), Antonella, Angelina (regia e recitazione) e Giovanna (recitazione... muta).
Una bella prova d'esordio per il gruppo dei ragazzi dell'Oratorio.  In verità il gruppo è in maggior parte composto da donne, ma l'uso in questi casi è di indicare il genere maschile per tutti; spero le ragazze mi perdoneranno per averle sempre indicate al maschile!
Il parroco don Giuseppe Di Corrado ha molto apprezzato l'esibizione, rivelando di aver atteso a lungo un simile evento, segno della vitalità dell'oratorio e primi frutti di un cammino iniziato senza grossi clamori da Giovanna e le altre responsabili dell'oratorio.
Dopo il suo saluto ha chiesto la parola anche il signor Fasano (Cavalieri di Malta) che ha lodato i ragazzi dell'oratorio per la bella esibizione, invitandoli a perseverare su questa strada, creando magari un coro parrocchiale o una compagnia teatrale in grado di proporsi anche su altri palcoscenici.
Un augurio che faccio anche mio, ringraziando tutti coloro che testardamente hanno voluto far nascere l'oratorio nella nostra parrocchia, nonostante le difficoltà e le perplessità di tanti di noi. Un grazie anche alle ragazze e ai ragazzi per la splendida esibizione e per il loro impegno in questa avventura in cui hanno scoperto talenti che forse neanche loro sapevano di avere.
Gianni Capotorto


Oratorio di Santa Lucia - Recital su San Filippo (13/05/2012)