martedì 20 aprile 2010

Conclusioni visita pastorale 2009

Lunedì 19 aprile 2010 presso l'ex asilo di san Vito si è svolto un incontro interparrocchiale dei Consigli Pastorali , naturale continuazione di quello svoltosi
a Santa Lucia  il 3 dicembre 2009 alla presenza di Mons. Francesco Cacucci per la conclusione delle visite pastorali.  Abbiamo scelto di  trattare insieme i due incontri, riepilogandone i contenuti a beneficio di chi non ha potuto parteciparvi e sperando possano essere i primi passi di un cammino comune della comunità ecclesiale gioiese.


Conclusioni sulla Visita Pastorale –  Santa Lucia 3 dicembre 2009


Dopo la preghiera iniziale, l’Arcivescovo ha introdotto l’incontro sottolineando la positività della visita perché ha permesso di riscoprire una visione totale della chiesa a Gioia del Colle e l’utilità di una comunione pastorale.

Si sono poi susseguiti diversi interventi di sacerdoti e laici che hanno sottolineato l’opportunità di intensificare le occasioni di incontro tra le varie parrocchie. Ritenuto utile un confronto per arrivare ad un giudizio sulla realtà, nell’esercizio del ministero profetico della Chiesa, che aiuti a realizzare proposte di evangelizzazione nel territorio.
Un nodo emergente la pastorale giovanile che dev’essere ripresa con vigore per orientare i giovani nelle scelte che sono chiamati a compiere.
Ravvisata la necessità di riprendere l’iniziativa di momenti formativi per giovani e adulti al fine di leggere il territorio e testimoniare la fede.



Reso noto l’utilizzo dei mezzi informatici per annunciare la fede, ribadendo l'utilità di sostenere il sito internet interparrocchiale www.upgo.org , attivo a Gioia da alcuni anni, nato su iniziativa di un gruppo di giovani delle cinque parrocchie, per coinvolgere tutte le comunità parrocchiali della città,  consentendo un rapido scambio di iniziative ed esperienze.
Da potenziare, con la partecipazione più attiva di tutte le comunità, le esperienze caritative già presenti nel territorio come il Centro di Ascolto interparrocchiale”Dal Silenzio alla Parola” .
A conclusione l’Arcivescovo ha ribadito la necessità di superare la frammentazione senza bloccarsi di fronte alle difficoltà che ci sono sempre state, sia dentro di noi che attorno a noi,  indicando come priorità la necessità di vivere la comunione, a costo di rinunciare alla propria particolarità e aspirazione.
Indispensabile continuare l'esperienza dell’incontro settimanale parrocchiale comunitario, elemento “fondante” della comunità stessa.
Mons. Cacucci ha sottolineato che le iniziative comuni non vanno moltiplicate, ma piuttosto potenziate quelle già esistenti.
L’elaborazione del progetto pastorale non sia soltanto appannaggio del clero, ma compito di tutta la comunità ecclesiale perché si realizzi una vera esperienza di comunione.
A livello giovanile si tenti un’esperienza di incontro comune per pregare, elaborare iniziative, essere nel territorio speranza per altri giovani.


Incontro delle Comunità Parrocchiali – San Vito Martire 19 aprile 2010
Dopo un momento di preghiera iniziale, Don Tonino Posa , ha ripreso gli esiti dell’incontro del 3 dicembre 2009, sottolineando alcuni punti in cui l’Arcivescovo ha chiesto alla chiesa di Gioia del Colle di impegnarsi per recuperare il “senso della comunità”, in particolare attraverso l’incontro settimanale comunitario, la pastorale giovanile, l’attenzione al territorio cittadino. Scopo dell'incontro odierno individuare delle strategie comuni alla luce delle indicazioni dell’Arcivescovo.
Don Innocenzo Mondelli ha illustrato l’iniziativa positiva dell’incontro mensile dei sacerdoti gioiesi, momento di confronto sulle problematiche cittadine e proposto che questo tipo di incontro assembleare si svolga almeno tre volte all’anno. Si dovrebbe cercare di dar forza alle strutture comuni che già esistono come il Centro di Ascolto , chiaro esempio di maturità della comunità locale. Andrebbe realizzata anche una iniziativa di tipo culturale come, ad esempio, una scuola cittadina di catechisti, anticamera di altre possibili iniziative culturali di respiro più ampio. Sarebbe inoltre opportuno costituire una consulta cittadina di taglio economico/politico.
Seguono alcuni interventi da cui emerge la difficoltà di realizzare l’incontro settimanale della comunità.


Dalla parrocchia Sacro Cuore emerge il dato che l’incontro settimanale della comunità si svolge in due fasi: uno giovanile e uno per il resto della comunità. Entrambi gli incontri però registrano scarsa partecipazione. Probabilmente sarebbe necessario fare una analisi comune.
Secondo Don Mario Natalini sarebbe necessario individuare almeno un obiettivo comune alle cinque comunità.
Alcuni interventi fanno emergere come tra i giovani delle parrocchie ci sia poca conoscenza. Come iniziativa comune alcuni di essi  propongono la realizzazione di presepe vivente interparrocchiale.
Don Vito Campanelli , riprendendo alcune considerazioni dell’Arcivescovo,  afferma che la comunione fra le comunità non va ricercata tanto nelle iniziative, ma nel modo di essere delle stesse. Per esempio il tema dell’educazione va giocato a livello comunitario, soprattutto intessendo relazioni di tipo familiare; la stessa pastorale giovanile sarebbe opportuno che fosse pensata in comune, senza sovrapporre, in questa fase, altre attività.
Annarita Rinaldi afferma che ogni comunità ha bisogno di capire, per realizzare la pastorale giovanile e lancia laproposta di un Osservatorio Cittadino dei Giovani.
Secondo don Giuseppe di Corrado invece questa sera si avverte l’impressione di una sorta di paura di moltiplicare le attività che già esistono. Ogni comunità avrebbe bisogno di ripartire da sé stessa. Da una veloce analisi sembra proprio che le comunità parrocchiali siano viste soprattutto come agenzie di servizio. Manca il senso dell’unità, la sensibilità a voler crescere insieme, inoltre la comunità cittadina deve preoccuparsi di mostrare la propria cristianità: più che pensare alle iniziative, bisognerebbe ripensare a quello che già si fa.


A parere di Augusto Angelillo scopo di questo incontro è quello di andare oltre le parrocchie per cercare di concretizzare un progetto comune. Per la Pastorale Giovanile propone un incontro cittadino giovanile di preghiera. Inoltre l’emergenza educativa ci invita a prendere consapevolezza, come adulti, di essere costituzionalmente educatori.
Antonio Notarnicola afferma che il Vescovo ci ha suggerito di essere una sola parrocchia, condividendo le preoccupazioni e le risorse.
Altri interventi puntano invece la riflessione sulla mancanza delle fasce giovanili a questo incontro, che i giovani e la famiglia devono essere considerati più una risorsa che un problema.
Chiude i lavori don Tonino Posa il quale afferma che la crescita della comunità si realizza attraverso la preghiera e la consapevolezza che il Signore è con noi. Dobbiamo crescere come comunità partendo dalla consapevolezza che siamo una cosa sola in Cristo.
Esistono dei segnali positivi di unità, che il Vescovo ha individuato; come esempio don Tonino propone di stimolare il potenziamento del sito internet interparrocchiale UPGO .