Lunedì
19 aprile 2010 presso l'ex asilo di san Vito si è svolto un incontro
interparrocchiale dei Consigli Pastorali , naturale continuazione di
quello svoltosi
a Santa Lucia il 3 dicembre 2009 alla presenza di Mons. Francesco Cacucci
per la conclusione delle visite pastorali. Abbiamo scelto di
trattare insieme i due incontri, riepilogandone i contenuti a beneficio
di chi non ha potuto parteciparvi e sperando possano essere i primi
passi di un cammino comune della comunità ecclesiale gioiese.
Conclusioni sulla Visita Pastorale – Santa Lucia 3 dicembre 2009
Dopo
la preghiera iniziale, l’Arcivescovo ha introdotto l’incontro
sottolineando la positività della visita perché ha permesso di
riscoprire una visione totale della chiesa a Gioia del Colle e l’utilità
di una comunione pastorale.
Si
sono poi susseguiti diversi interventi di sacerdoti e laici che hanno
sottolineato l’opportunità di intensificare le occasioni di incontro tra
le varie parrocchie. Ritenuto utile un confronto per arrivare ad un
giudizio sulla realtà, nell’esercizio del ministero profetico della
Chiesa, che aiuti a realizzare proposte di evangelizzazione nel
territorio.
Un nodo emergente la pastorale giovanile che dev’essere
ripresa con vigore per orientare i giovani nelle scelte che sono
chiamati a compiere.
Ravvisata la necessità di riprendere
l’iniziativa di momenti formativi per giovani e adulti al fine di
leggere il territorio e testimoniare la fede.
Reso
noto l’utilizzo dei mezzi informatici per annunciare la fede, ribadendo
l'utilità di sostenere il sito internet interparrocchiale www.upgo.org
, attivo a Gioia da alcuni anni, nato su iniziativa di un gruppo di
giovani delle cinque parrocchie, per coinvolgere tutte le comunità
parrocchiali della città, consentendo un rapido scambio di iniziative
ed esperienze.
Da potenziare, con la partecipazione più attiva di
tutte le comunità, le esperienze caritative già presenti nel territorio
come il Centro di Ascolto interparrocchiale”Dal Silenzio alla Parola” .
A
conclusione l’Arcivescovo ha ribadito la necessità di superare la
frammentazione senza bloccarsi di fronte alle difficoltà che ci sono
sempre state, sia dentro di noi che attorno a noi, indicando come
priorità la necessità di vivere la comunione, a costo di rinunciare alla
propria particolarità e aspirazione.
Indispensabile continuare
l'esperienza dell’incontro settimanale parrocchiale comunitario,
elemento “fondante” della comunità stessa.
Mons. Cacucci ha sottolineato che le iniziative comuni non vanno moltiplicate, ma piuttosto potenziate quelle già esistenti.
L’elaborazione
del progetto pastorale non sia soltanto appannaggio del clero, ma
compito di tutta la comunità ecclesiale perché si realizzi una vera
esperienza di comunione.
A livello giovanile si tenti un’esperienza
di incontro comune per pregare, elaborare iniziative, essere nel
territorio speranza per altri giovani.
Incontro delle Comunità Parrocchiali – San Vito Martire 19 aprile 2010
Dopo un momento di preghiera iniziale, Don Tonino Posa
, ha ripreso gli esiti dell’incontro del 3 dicembre 2009, sottolineando
alcuni punti in cui l’Arcivescovo ha chiesto alla chiesa di Gioia del
Colle di impegnarsi per recuperare il “senso della comunità”, in
particolare attraverso l’incontro settimanale comunitario, la pastorale
giovanile, l’attenzione al territorio cittadino. Scopo dell'incontro
odierno individuare delle strategie comuni alla luce delle indicazioni
dell’Arcivescovo.
Don Innocenzo Mondelli
ha illustrato l’iniziativa positiva dell’incontro mensile dei
sacerdoti gioiesi, momento di confronto sulle problematiche cittadine e
proposto che questo tipo di incontro assembleare si svolga almeno tre
volte all’anno. Si dovrebbe cercare di dar forza alle strutture comuni
che già esistono come il Centro di Ascolto
, chiaro esempio di maturità della comunità locale. Andrebbe realizzata
anche una iniziativa di tipo culturale come, ad esempio, una scuola
cittadina di catechisti, anticamera di altre possibili iniziative
culturali di respiro più ampio. Sarebbe inoltre opportuno costituire una
consulta cittadina di taglio economico/politico.
Seguono alcuni interventi da cui emerge la difficoltà di realizzare l’incontro settimanale della comunità.
Dalla
parrocchia Sacro Cuore emerge il dato che l’incontro settimanale della
comunità si svolge in due fasi: uno giovanile e uno per il resto della
comunità. Entrambi gli incontri però registrano scarsa partecipazione.
Probabilmente sarebbe necessario fare una analisi comune.
Secondo Don Mario Natalini sarebbe necessario individuare almeno un obiettivo comune alle cinque comunità.
Alcuni
interventi fanno emergere come tra i giovani delle parrocchie ci sia
poca conoscenza. Come iniziativa comune alcuni di essi propongono la
realizzazione di presepe vivente interparrocchiale.
Don Vito Campanelli
, riprendendo alcune considerazioni dell’Arcivescovo, afferma che la
comunione fra le comunità non va ricercata tanto nelle iniziative, ma
nel modo di essere delle stesse. Per esempio il tema dell’educazione va
giocato a livello comunitario, soprattutto intessendo relazioni di tipo
familiare; la stessa pastorale giovanile sarebbe opportuno che fosse
pensata in comune, senza sovrapporre, in questa fase, altre attività.
Annarita Rinaldi afferma
che ogni comunità ha bisogno di capire, per realizzare la pastorale
giovanile e lancia laproposta di un Osservatorio Cittadino dei Giovani.
Secondo don Giuseppe di Corrado
invece questa sera si avverte l’impressione di una sorta di paura di
moltiplicare le attività che già esistono. Ogni comunità avrebbe bisogno
di ripartire da sé stessa. Da una veloce analisi sembra proprio che le
comunità parrocchiali siano viste soprattutto come agenzie di servizio.
Manca il senso dell’unità, la sensibilità a voler crescere insieme,
inoltre la comunità cittadina deve preoccuparsi di mostrare la propria
cristianità: più che pensare alle iniziative, bisognerebbe ripensare a
quello che già si fa.
A parere di Augusto Angelillo
scopo di questo incontro è quello di andare oltre le parrocchie per
cercare di concretizzare un progetto comune. Per la Pastorale Giovanile
propone un incontro cittadino giovanile di preghiera. Inoltre
l’emergenza educativa ci invita a prendere consapevolezza, come adulti,
di essere costituzionalmente educatori.
Antonio Notarnicola afferma che il Vescovo ci ha suggerito di essere una sola parrocchia, condividendo le preoccupazioni e le risorse.
Altri
interventi puntano invece la riflessione sulla mancanza delle fasce
giovanili a questo incontro, che i giovani e la famiglia devono essere
considerati più una risorsa che un problema.
Chiude i lavori don Tonino Posa
il quale afferma che la crescita della comunità si realizza attraverso
la preghiera e la consapevolezza che il Signore è con noi. Dobbiamo
crescere come comunità partendo dalla consapevolezza che siamo una cosa
sola in Cristo.
Esistono dei segnali positivi di unità, che il
Vescovo ha individuato; come esempio don Tonino propone di stimolare il
potenziamento del sito internet interparrocchiale UPGO .