Confraternite


Confraternita di Santa Lucia


La Confraternita di Santa Lucia fu istituita da mons. Francesco Pedicini, il 15 luglio 1882, nell'antica Cappella di Santa Lucia de' Greci, la cui presenza è attestata nella zona, allora rurale, dalla visita dell'arcivescovo A. Puteo, il 24 ottobre 1578.
Distrutta dal terremoto del 1885, la cappella fu sostituita agli inizi del '900 dall'attuale  chiesa  di stile neogotico, su progetto dell'architetto Cristoforo Pinto,
La confraternita è dedita ad attività di culto e caritative, secondo lo statuto, avendo il Parroco come Padre Spirituale.
I confratelli intervengono alle processioni del Patrono del paese e del Corpus Domini, talvolta a funerali di congregati, indossando una mozzetta rossa dal bordo bianco, su camice bianco con fascia rossa, e medaglione.
Le consorelle portano solo il medaglione con l'effigie di s. Lucia appeso sul petto.
La confraternita di Santa Lucia cura anche l'organizzazione dei festeggiamenti in onore della Santa, solennemente festeggiata il 13 dicembre, dopo un triduo di funzioni liturgiche, con messe, fuochi d'artificio ed un mercatino gastronomico - artigianale.
Dal 2005 il parroco don Giuseppe Di Corrado, ripristinando un'antica tradizione, fa seguire alla consueta Messa serale una processione con fiaccolata lungo le strade principali del quartiere.

---

Confraternita del Purgatorio


La Confraternita del Purgatorio è forse la più antica delle confraternite gioiesi,  probabilmente risalente al 1665, quando amministrava la Cappella del Santissimo nella chiesa Madre, anche se mancano documenti ufficiali che ne attestino con certezza la data di fondazione.
Nel XVIII secolo la Confraternita del Purgatorio aveva sede nella cappella intitolata al SS. Sacramento, detta "del Santissimo", adiacente alla Chiesa Matrice, che aveva costruito a sue spese in via Le Torri nel 1768, in occasione della ricostruzione della Chiesa Madre, andata distrutta da un incendio nel 1764 durante una sommossa.
L'assenza di una menzione nelle visite pastorali degli inizi del XIX secolo lascerebbe supporre che non si era ricostituita dopo la soppressione napoleonica del 1806. Ma alcuni anni dopo l'Intendente di Bari accolse la richiesta del Sindaco di Gioia, del 1 febbraio 1818, di ricostituire il sodalizio, che in passato si era sciolto per mancanza di amministratori.
Quando il 16 luglio 1822 essa ottenne il regio assenso alla rifondazione, officiava ormai nella Chiesa dell'ex Convento di S. Francesco, di proprietà comunale dal 1813 (la permuta definitiva con la cappella si sarebbe avuta l'11 gennaio 1845).
La chiesa fu seriamente danneggiata dal terremoto del 1857 e chiusa al culto per molto tempo, oggetto di restauri nel 1859 ed anche nel 1877, come attestato da una lapide.
Testimonianza interessante del culto alla Madonna del Purgatorio è la pala dell'altare maggiore, in cui la Madonna, sola e in piedi al di sopra delle anime purganti, apre su di esse il mantello, secondo un'iconografia tipica delle Madonne patrone di confraternite, soprattutto di flagellanti, in Italia settentrionale e centrale.
L'immagine, esemplificata, è riprodotta anche sullo stendardo della confraternita.
Le anime del Purgatorio ricompaiono in una lunetta sull'ingresso della sacrestia.
Le attività della confraternita erano e sono prettamente religiose, riguardando il culto, il suffragio, la partecipazione alle processioni.
L'abito dei confratelli è bianco con ampio cappuccio, mozzetta e cingolo sono neri.
Nella processione del Venerdì Santo non si usa più da molti anni coprire il volto col cappuccio, né portare il flagello metallico in segno simbolico di penitenza all'ingresso in chiesa dell'Addolorata, come rilevato ancora negli anni Ottanta da L. Bertoldi Lenoci.
La Confraternita del Purgatorio ogni anno organizza i festeggiamenti in onore di san Francesco d'Assisi il 4 ottobre e di sant'Antonio da Padova il 13 giugno.








Nessun commento:

Posta un commento