Martedì 17 gennaio 2012 si è tenuto l'incontro dei parroci,
dei sacerdoti e delle segreterie dei consigli pastorali delle parrocchie
gioiesi per individuare un pensare comune che possa portare anche a
delle iniziative comuni.
L'incontro è servito per individuare il
"sentire" comune delle comunità a partire da alcuni risultati emersi
dell'indagine conoscitiva sul mondo giovanile presentata a giugno
scorso. In particolare si è riflettuto sul ruolo della famiglia oggi e
si è cercato di individuare attenzioni comuni che saranno sottoposte
all'attenzione dei singoli Consigli Pastorali Parrocchiali
prossimamente.
VERBALE DELL'INCONTRO
Si
sono riunite presso la Parrocchia San Vito Martire le segreterie dei
Consigli Pastorali delle cinque Parrocchie di Gioia del Colle insieme ai
Parroci ed ai sacerdoti. Scopo dell’incontro era quello di
una condivisione di intenti per poter giungere ad un “pensare comune”
tra le parrocchie pur considerando le diverse contestualizzazione
territoriali.
Il
punto di partenza è stato fornito dall’analisi dei risultati
dell’indagine conoscitiva del mondo giovanile presentata a giugno scorso
alle comunità parrocchiali locali. Dall’indagine emergevano
essenzialmente i seguenti dati:
- Il conflitto genitori figli sembra scomparso e i genitori appaiono ora figure amiche alla pari;
- Nell’indifferenza, il mondo degli adulti si allontana da quello dei giovani sempre meno protagonisti;
- La difficoltà dei genitori di dettare delle regole;
- La fatica di accompagnare i figli con autorevolezza;
- La famiglia rimane comunque un riferimento forte per i giovani;
- La comunità parrocchiale e l’esperienza della fede hanno un peso ormai molto ridotto nella vita dei giovani.
Da questi elementi è emersa la evidente necessità di orientare il pensare comune delle comunità mettendo insieme la pastorale della famiglia con quella dei giovani ponendo quindi una particolare attenzione al compito educativo.
Sono seguiti una serie di interventi.
Il
primo tendeva a sottolineare come l’esperienza di alcune agenzie
educative (la scuola, la parrocchia) faccia emergere che esse sono
chiamate oggi, in molti casi e con pochi mezzi, a dover
far fronte alle carenze dell’educazione ricevuta in famiglia; in
famiglia il tempo per le relazioni è soffocato dalla corsa dei consumi,
non si ha tempo, non si educa più all’affettività, non si apprendono più
i primi elementi della fede. La famiglia ha quindi certamente bisogno
di essere sostenuta.
D’altro
canto è emerso come le famiglie se si mettono insieme possono diventare
più forti. L’esperienza di alcune parrocchie insegna come le famiglie
sono una fondamentale risorsa: possono, unendosi, sostenere pienamente
il cammino di una comunità; in tutti i settori pastorali esse danno
testimonianza di fede alle giovani generazioni con le quali si riesce
anche a costruire quei ponti che portano a traguardi considerevoli.
Ancora è emerso come il ruolo dei genitori oggi è debole. Motivazioni
sociologiche e di fede non contribuiscono a sostenere le famiglie,
soprattutto nel momento della loro creazione.
Inoltre
in diversi casi oggi molte di esse che si dicono cristiane in effetti
non lo sono perché dentro quelle famiglie manca l’amore.
A questo punto della riflessione, si è convenuto di assumere i seguenti elementi strutturanti per un pensare comune:
- 1. valorizzare la famiglia e la propria identità, da oggetto di cure farla diventare soggetto della nostra pastorale ;
- 2. condurre l’intera comunità a pensarsi a partire dai propri figli.
- 3. favorire la crescita della fede a partire dall’incontro con il mistero celebrato.
Sono seguite una serie di proposte, tra cui:
- esperienze di tipo culturale che rivalutino il ruolo e i valori della famiglia;
-
creazione di una scuola cittadina per catechisti che si formino in
maniera corretta per affrontare le sfide che la nostra fede pone al
mondo; in particolare realizzazione di percorsi formativi comuni alle
cinque parrocchie all’inizio dell’anno pastorale;
- esperienze comuni da proporre ai “gruppi famiglia” che costituiscono già oggi il tessuto delle comunità parrocchiali;
-
miglioramento del livello di scambio e comunicazione tra le comunità
parrocchiali gioiesi con un maggiore sostegno da parte di tutti al sito
internet interparrocchiale
www.upgo.org.
Tutti i presenti convengono sulla necessità di portare questi punti alla discussione dei propri Consigli Pastorali.
A
giugno prossimo, in un successivo analogo incontro, si porranno le basi
per una progettualità da attuare sin dall’inizio dell’anno pastorale.