giovedì 18 giugno 2015

Lectio Divina - ultimo incontro AC interparrrocchiale

Condivido, con un po' di ritardo, il resoconto dell'ultimo appuntamento del percorso adulti 2015 organizzato dall'Azione Cattolica interparrocchiale.

Lunedì 8 giugno 2015 nella suggestiva e raccolta cappella di santa Maria Bambina all'interno della parrocchia di Santa Maria Maggiore di Gioia si è svolta la Lectio Divina sul brano "Gesù cammina sul lago" (Mc 6,45-52) guidata dal parroco don Tonino Posa.
Dopo un breve riepilogo del cammino interparrocchiale si è deciso di rinviare il previsto confronto sul percorso svolto finora e di vedersi al più presto per programmare le iniziative per il prossimo anno già alla ripresa dalle vacanze estive.

La parola è poi passata a don Tonino che ci ha ricordato che il centro della nostra vita cristiana è l'incontro con il Signore nell'Eucarestia, incontro con Dio nella Fede che non deve avvenire solo per abitudine o come un ricordo di eventi passati.
Dio ci attende pazientemente e ci incontra qui e ora, nella nostra vita, è contemporaneo a me.
Don Tonino ci ha ricordato che la Lectio Divina  non è un esercizio intellettuale, ma pratica del silenzio, uscire dai propri schemi per aprirsi a Dio, un'esperienza che possiamo riassumere nei quattro gradini della Lectio Divina suggeriti dal monaco Guigo II il Certosino : Lectio, Meditatio, Oratio, Contemplatio.

Lettura lenta della Parola. Senza fretta, cercando di scandire e comprendere ogni parola.
Dobbiamo ascoltare più che parlare, riposare nelle Parola di Dio che ci trasforma dal di dentro.

Per aiutarci nella comprensione del brano biblico don Tonino ne ha evidenziato alcune fasi significative:
  1. Gesù congeda la folla e si ritira in preghiera
  2. Manda i discepoli sulla barca perchè ha bisogno di pregare, di stare da solo con il Padre
  3. Gli apostoli sono affaticati e spaventati dalla tempesta
  4. Gesù si avvicina camminando sulle onde. Nei discepoli meraviglia e paura. Lo credono un fantasma
  5. "Sono io. Non abbiate paura". Gesù si fa riconoscere e placa la tempesta
  6. I discepoli hanno il cuore indurito e non comprendono i segni compiuti da Gesù.

Anche noi tendiamo sempre a far prevalere l'IO, la nostra opinione, senza permettere neanche a Dio di metterla in discussione.
Non ho tempo! è la nostra scusa ricorrente. Non abbiamo mai tempo per niente, impegnati in mille cose superflue.
Ma in base a quali criteri stabiliamo cosa sia davvero importante?

L'altra riva
Contro il pregiudizio, il pensare di conoscere già tutto. Il pregiudizio ci paralizza e non ci fa andare verso l'altra riva.

La solitudine
Noi con Dio. Il signore ci guarda affaticati e viene verso di noi. Non ci dobbiamo mai sentire soli. Dio non aspetta che andiamo da lui, ma viene per primo verso di noi.
Dio va avanti e ci chiede di andare dietro a lui che prende la croce per primo, dandoci l'esempio.
La paura
Quando lo vediamo pensiamo che siano i nostri pensieri, le nostre fantasie, non siamo attenti all'altro.
Gridiamo per farci ascoltare, per imporre pesi agli altri. Chi urla non ha mai ragione.
Erano sconvolti per il modo con cui il Signore ci provoca, in maniera inaspettata.

La speranza
Gesù sale sulla barca con loro, non ci abbandona nelle tempeste della vita, è sempre con noi
Coraggio sono io. Non temere. -  rassicura i discepoli (e tutti noi).
Non dobbiamo mai lasciarci prendere dallo sconforto. Invito a sperare di fronte a qualunque ostacolo perchè Dio non ci lascia mai soli

Le altre fasi della Lectio Divina sono soprattutto dedicate alla riflessione personale, a ciò che la Parola accende nel nostro cuore. Ne farò solo qualche breve cenno tratto dal http://it.cathopedia.org/wiki/Lectio_Divina di Cathopedia

Meditatio

La meditatio è un'operazione dell'intelligenza, che procede all'investigazione e allo studio di una verità nascosta, con l'aiuto della ragione. Consiste nella ricerca, fatta con cura, che scava e mette in luce il significato profondo. È una riflessione illuminata dallo Spirito, che raccoglie le verità divine seminate nella Parola.

Oratio

L'oratio è la preghiera che sgorga dalla lettura e dalla meditazione della Parola.
Nella oratio l'orante esprime lo slancio dei desideri del cuore.

È il gradino di coloro che vogliono elevarsi con tutte le forze verso il Signore; è la preghiera che chiede il desiderato tesoro della contemplazione.

Contemplatio

La contemplatio è la preghiera di contemplazione: il cuore si ferma dinanzi al mistero nel quale è entrato.

Tale contemplazione supera tutto il sentimento e il sapere. È il gradino dei beati, è l'elevazione a Dio dell'anima che, attirata al disopra di se stessa, gusta le gioie della dolcezza divina.


In conclusione dell'incontro don Tonino ci ha lasciato anche un impegno concreto:
Andare a trovasre una persona che ha bisogno di coraggio. Essere un segno di presenza anche senza parole.
Basta un abbraccio, un sorriso.

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